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Venezia – La città sospesa su milioni di pali: un segreto millenario!

Venezia è un miracolo sospeso tra cielo e acqua, una città che non smette mai di sorprendere chi la visita e chi la studia. Fondata ufficialmente il 25 marzo del 421, quando si costruì la prima chiesa di San Giacomo sull’isola di Rialto, Venezia non si innalza su roccia o cemento ma su milioni di pali di legno piantati nelle profondità del fango della laguna. Questo straordinario sistema, frutto di ingegno e necessità, ha trasformato una palude in una delle città più affascinanti e durature al mondo. Gli alberi utilizzati, soprattutto ontani, querce e larici, provenivano dalle foreste del Nord Italia, della Slovenia e dei Balcani. Una volta immersi nell’acqua salmastra e protetti dal fango, questi tronchi non marcivano ma si indurivano, fino a diventare simili alla pietra. È così che monumenti come il Campanile di San Marco, la Basilica della Salute o il Ponte di Rialto hanno potuto reggere per secoli: il Rialto, ad esempio, poggia su circa 14.000 pali, mentre la Basilica di San Marco è sostenuta da oltre 10.000 tronchi di quercia.

La città nacque come rifugio: nel V secolo, quando le invasioni dei Visigoti e degli Unni devastavano la terraferma, le popolazioni cercarono riparo nella laguna. Le acque poco profonde e le isole fangose offrivano una protezione naturale, e ciò che inizialmente era solo sopravvivenza divenne in breve tempo una forma di civiltà nuova, sospesa e unica. Nei secoli Venezia divenne una potenza marinara, crocevia di commerci tra Oriente e Occidente, regalandoci palazzi meravigliosi affacciati sul Canal Grande, il quale in origine non era che un antico corso fluviale.

L’architettura veneziana riflette questa condizione speciale: mattoni leggeri per le murature, pietra d’Istria per i dettagli e le fondamenta, materiali scelti con cura per resistere alla salsedine e al tempo. I palazzi sul Canal Grande, come i celebri “fondaco”, univano la funzione abitativa a quella commerciale, testimoniando la vocazione mercantile della città. Non mancano gli esempi rinascimentali e barocchi che, con cupole, logge e facciate decorate, hanno reso Venezia un simbolo dell’arte italiana.

Ma vivere sospesi sull’acqua ha sempre comportato sfide. Oggi Venezia affronta il problema dell’acqua alta e dell’innalzamento del livello del mare. La città si è abbassata di circa 15 centimetri nell’ultimo secolo a causa dell’estrazione di acqua di falda e dei naturali movimenti del terreno. Le maree eccezionali del 1966 e del 2019 hanno mostrato la fragilità del suo equilibrio. Per proteggere Venezia è stato costruito il sistema MOSE, un insieme di 78 paratoie mobili che possono isolare la laguna dal mare Adriatico durante le alte maree. Questo progetto, tanto grandioso quanto controverso, ha sollevato dubbi sul suo impatto ambientale, ma rappresenta una delle poche soluzioni concrete contro il rischio di sommergimento.

Nonostante le difficoltà, Venezia rimane un gioiello che attrae milioni di visitatori ogni anno. Dal 1987 è Patrimonio dell’Umanità UNESCO e continua a essere un simbolo di resilienza e bellezza. Passeggiare tra le calli, attraversare i ponti, ammirare i riflessi dei palazzi nell’acqua è un’esperienza che non si dimentica. Ogni pietra e ogni canale raccontano una storia millenaria, fatta di ingegno umano, di adattamento e di convivenza con la natura. Venezia non è soltanto una città, è un messaggio eterno: la dimostrazione che anche nelle condizioni più improbabili l’uomo può creare qualcosa di immortale.

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